Tudia, dall'arabo tutia (gelso), ha una origine persa nei tempi lontani. Se ne ha notizia già dal 1200 quando assieme ai Feudi di Chibbò, Manchi, Vicaretto ed altro 8 feudi costituiva l'immensa baronia di Castel Belìci. In tempi più recenti fu di proprietà dei Principi Filangeri di Couteaux (1800) per poi passare ai Baroni Tasca e quindi alle famiglie Pucci e Di Salvo (1910). Il borgo, con le sue costruzioni, testimonia il passaggio delle varie epoche; così dal caseggiato centrale, l'antica "masseria" , datato 1843 , con il baglio interno, la casa padronale e le due ali di magazzini, si distaccano gli altri fabbricati dell'epoca fascista, sino ad arrivare ai più recenti caseggiati con i grandi magazzini bianchi per il ricovero delle scorte e dei macchinari. Sono scomparsi i vecchi pagliai che dal primo novecento sino agli anni sessanta ospitavano i mezzadri cui era affidata la coltivazione dei terreni circostanti. In questo periodo vi abitavano circa quaranta famiglie, ed il borgo con la sua scuola, la caserma dei carabinieri, la chiesa, la rivendita di generi alimentari e tabacchi e il telefono pubblico raggiungeva il massimo sviluppo per poi declinare con l'abbandono delle terre e l'emigrazione. Oggi, ormai, risulta abitato da poche persone, testimonianza di un mondo perso nel tempo.
In un panorama così ricco di contrasti, dove il vecchio sopravvive al nuovo nasce "Feudo Tudia". Il visitatore, venendo da Palermo, nota subito Tudia. Una intensa macchia di verde si staglia già da lontano ed è ancora più evidente in estate quanto a contornarla c'è una cornice dorata di grano e foraggi. Le vigne, i frutteti , l'oliveto, il pistacchieto, il vasto bosco di recente impianto, le colture cerealicole, rappresentano il fulcro vitale ed economico dell'azienda agricola, a cui si affianca l'attività agrituristica. La casa padronale, il ristorante, l'albergo con i suoi mini appartamenti e per ultimo, il ma non per importanza, il parco attrezzato con la piscina, destano negli ospiti un crescendo di meraviglia e stupore. Scegliere Feudo Tudia per una vacanza soddisfa esigenze di natura diverse. Il turista che arriva, fuggito dal caos cittadino, cerca un oasi di tranquillità. La gradevolezza dei locali in cui viene ospitato danno immediatamente una sensazione rilassante. I sei mini appartamenti collegano gradevolmente l'antico con il moderno affiancando un arredamento d'epoca alle comodità di oggi: telefono, tv, frigo, riscaldamento indipendente, piano cottura, servizi in camera con doccia; e poi all'esterno il piccolo parco giochi, valvola di sfogo per i bambini, liberi di poter correre e giocare, e il parco con la piscina.
Le ampie zone d'ombra nel verde del curatissimo prato permettono all'ospite di fare delle rilassanti letture, mentre la piscina, riservata unicamente agli ospiti, permette ritempranti nuotate e salutari tintarelle.
La cucina contadina, cosiddetta "povera", fa riscoprire sapori dimenticati nel tempo. Le verdure selvatiche, i ceci, le lenticchie, le fave, il formaggio fresco, la ricotta, gli ortaggi appena raccolti e cucinati, la frutta fresca, la pasta casereccia ridanno quei sapori a cui da tempo si era rinunciato.
L'azienda offre ai suoi ospiti i propri prodotti tipici: le marmellate, l'estratto di pomodoro asciugato al sole, i pomodori secchi, il vino, l'olio, la frutta di stagione, il miele. "Feudo Tudia" non è solo parco, piscina e ristorante; l'azienda agricola, estesa 250 ettari, con la sua viabilità interna è percorribile in tutta la sua estensione.
Si possono fare escursioni a piedi o in mountain bike fornite dall'azienda o partecipare alle attività aziendali quali la raccolta di pesche, pere , pistacchi, uva, olive; si può tentare di pescare, per chi dispone della canna, qualche carpa nei due laghetti collinari dell'azienda.